Pantografo cnc per legno
Breve indroduzione a come attrezzare un pantografo cnc per la lavorazione del legno
Un pantografo cnc per legno e’ un normale pantografo a 3 o quattro assi montante alcuni optional senza i quali vi troverete in difficolta. Ma partiamo con ordine.
Dalla mia esperienza decennale la prima valutazione che dovrete fare ovviamente sono le dimensioni massime che vorrete lavorare con il vostro pantografo cnc. Abbondate sempre, trovarsi con una macchina poi con un area di lavorazione piu’ piccola creerà problemi.
Un altro parametro che dovrete bena valutare è la robustezza della macchina. Tutti i pantografi cnc si muovono bene quando lavorarano in aria. I problemi nascono quando si affonda e , per esempio, si esegue una profilatura. Piu’ il pantografo e’ robusto più potrete penetrare come spessore con la fresa ed aumentare le velocità di avanzamento. Non lesinate mai su questo parametro. Inoltre , sempre in merito , per le movimentazioni sono obbligatorie o viti a ricircolo di sfere o sistema a cremagliera. EVITATE assolutamente movimentazione a cinghia che , a causa delle ovvie elasticità delle stesse, porteranno a dei lavori imprecisi.
Una pantografo cnc per legno poi deve obbligatoriamente avere un sistema di aspirazione dei truccioli. La cappa di aspirazione deve essere larga almeno 200 x 200 millimetri con spazzole meglio se in fibra di carbonio. La cappa fissa andrà bene ma quelle seroassistite pneumatiche saranno veramente utili. Vi permetteranno di alzare la cappa di aspirazione mentre lavorate cosi’ da poter vedere come il lavoro viene eseguito. la presa di aspirazione della cappa deve portare come minimo un tubo da 60 millimetri.
Un altro optional indispensabile e’ il piano aspirante. Per la lavorazione del legno non impazzite , solo un modello e’ valido. Consiste in un piano , meglio se di alluminio , con incavi a T ove andrete a inserire all interno di questi incavi un cordone di gomma di 7 / 20 mm. Questi piani a incavi vi permetteranno di tenere il pezzo sollevato dallo stesso evitando di toccare il piano con la fresa. Altro importante fattoore del piano e’ che sia parzializzabile, ovverosia vi permetta di scegliere quale area del piano si effettua l’ aspirazione e quale no. Possono essere con valvole automatiche ( con costi elevatissimi) o con normali viti che andrete ad avviare o svitare per deselezionare / selezionare l’ area che interessa.
Per quanto riguarda l’ elettromandrino non servono velocita’ pazzesche , io nel corso deli anni non ho mai lavorato a più di 11.000 giri. Meglio avere potenza partendo da 3 kwatt in avanti.
Le connessioni dal computer alla vostra macchina dovranno essere standar. Evitate accuratamente connessioni parallele ( quelle con il cavo db25) ; sono vecchie e difficilmente disponibili in caso di rottura o cambio PC. Le connessioni USB vanno bene . Il massimo sono quelle ethernet che fra l’ altro sono obbligatorie se volete essere compatibili con azienda 4.0
Gli uensili per la lavorazione del legno ovviamente sono ben diverse da quelle dei metalli. In Europa ci sono distributori di tali utensili / frese che meglio si adatteranno alle lavorazioni . Non volendo fare publicità … ma le troverete tranquillamente su internet.
Io da anni utilizzo il modello cnika 204 con una z lavorabile di 170 mm ( non quella con il portale da 1500 ) e ve la consiglio per lavorazioni professionali e continuative ( ogni giorno , 8 ore) attrezzata con piano aspirante e cappa aspirante che mi sono costruito io . Il modello 104 invece e’ piu’ per una lavorazione saltuaria anche se ho visto delle ottime lavorazioni .
Andrea Angioletti